Albe in malga 2019: Rifugio Sassopiatto in Val di Fassa

Ci eravamo già saliti in alpeggio, 4 anni fa, per svegliarci in un rifugio e vedere il sole sorgere, mentre in malga i lavori fervono quando ancora la luna la fa da padrona in cielo. Abbiamo voluto tornarci. Perchè quando tutto intorno è troppo, quando non riesci a staccare, quando ci si sente sopraffatti da quel che ci sta intorno,  perdersi ascoltando solo il rumore degli scarponi e il silenzio delle prime ore del mattino, è qualcosa che fa bene. ( certo che non ci siamo riusciti del tutto eh. Nicc sbuffava – fino a che non ha trovato un compagno di viaggio- mentre Olivia e Samu hnno cantato e chiamato mucche e marmotte per tutto il cammino:D)

Siamo tornati perchè ai bimbi fa altrettanto bene ogni tanto uscire dagli schemi e mettersi alla prova con una realtà differente dal quotidiano. Perchè stare in un luogo in cui è ancora la natura ad essere padrona dei tempi e delle cose, regala più spiegazioni di quelle che si possano dare a parole. Se sei a casa delle mucche, e metti la testa dove non devi, ti prendi una slinguazzata ( chiedere a Olivia:D) e non hai nulla di cui lamentarti. 😀
Il programma della manifestazione prevede sempre che si raggiunga a piedi il rifugio dove si terrà la cena, che nel nostro caso era il Rifugio Sassopiatto, a 2250 metri, raggiungibile con una passeggiata di un paio d’ore lungo il sentiero Friedrich August che collega Passo Sella all’Alpe di Suisi, alla portata di tutti ( anche mia:D, che non sono certo un’abile camminatrice) . Su cammino potete anche fare una sosta al Rifugio Pertini, dove lasciare che i bimbi riprendano fiato correndo come matti su e giù con la carrucola:D.
Allungate l’occhio, perchè i prati sono pieni di marmotte: non potete sbagliarvi, sentirete rieccheggiare il loro tipico fischio per tutta la vallata.
 
Una volta arrivati al rifugio abbiamo goduto dell’ottima cena in compagnia, qualcuno attingendo a risorse energetiche che io ancora mi domando dove vengano stoccate, ha giocato per ore al parco giochi, ci siamo goduti il tramonto e poi a nanna presto, perchè la sveglia alle 4.40 si farà sentire. Noi siamo stati coccolati e abbiamo dormito direttamente nella malga( per permettere ai due piccolini di riposare un po’ di più), poco distante dal rifugio.Potete immaginare il sogno di stare in una stanzetta tutta di legno, con i piumoni soffici, i letti tutti vicini, il cielo che occhieggia dalle finestre del sottotetto…sembra di stare a casa del nonno di Heidi! In realtà la casa non è del Vecchio delle Alpi ma di Karl Kasseroler e della sua famiglia, custodi e proprietari della malga e del rifugio da quasi 100 anni.
Il giorno dopo lo spettacolo comincia prestissimo. Si sale in alpeggio ancora con la luna ( sperando che le mucche non si siano avventurate troppo in alto:D:D), si accompagnano gli animali in stalla e intanto si gode della luce che si fa strada tra le montagne… é magia…
E una volta arrivati si partecipa al lavoro della malga, che nonostante gli ospiti deve andare avanti come ogni giorno. Si mungono le vacche e le capre, si porta il latte in caseificio, si cuoce il pane e dato che l’occasione è speciale, degli aiutanti d’eccezione possono anche preparare delle frittelline golosissime ripiene di marmellata.
Dopo colazione, si scende. Il percorso è differente ogni volta: noi abbiamo percorso tutta la Val Duron, e siamo arrivati a Campitello a piedi. Con sosta per i pranzo, ovviamente:D . Il percorso è lungo, ma senza salite troppo faticose o discese impetuose. I bambini lo possono percorrere agevolmente, rispettando i loro tempi.
La cosa bella è che le persone che fino a poche ore prima erano perfette sconosciute, imparano in quelle poche ore a conoscersi un pochino. Ci si apre quel tanto che basta a lasciar entrare l’altro nel proprio mondo, e difficilmente ci si ritroverà a percorrere la strada da soli, anche se il passo si fa più lento, anche se i bimbi sono stanchi, o qualcuno è rimasto indietro per scattare una foto. Ed è questa compagnia che alla fine rende la strada più leggera. E il ricordo duraturo e luminoso.
Poche note pratiche se voleste ( e vi consiglio di farlo) partecipare con i bimbi . Per la prenotazione e il calendario completo basta consultare il sito www.fassa.com .
Le prossime date saranno al Contrin, a inizio agosto… ( è stata l’esperienza che abbiamo fatto anni fa, ed è stata altrettanto bella!) . Possono partecipare tutti all’escursione, più o meno esperti. I bimbi possono godersela davvero forse atorno ai sei anni, quando cominciano a sopportare il risveglio precoce.I miei però son due giorni ch parlano di mucche e cavalli, quindi se avete abbastanza pazienza, direi di non porvi limiti!
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