Tajadin de Vila alla camomilla

Èfarina  questo il titolo del meraviglioso libro edito da Geocooking , dove sono magistralmente realizzate e fotografate ricette di ” ..quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti…” di manzoniana memoria.. In realtà la Valtellina è una delle valli sopra a Lecco , forse quella che gastronomicamente regala i prodotti più tipici , cgrazie sopratutto alll’impiego di prodotti che lì vengono prodotti e subito lavorati e consumati… Il grano saraceno ,base dei pizzoccheri e tante altre paste , della polenta taragna e della torta saracena; i formaggi ( Latteria, casera, Bitto , Valtellina, Scimudin…) , che non mancano praticamente in nessun pasto valtellinese ; i grandi vini, pregio e onore di questo territorio… In questo libro le ricette tradizionali non mancano , ma gli chef che ci hanno lavorato hanno anche saputo rivisitare questi grandi ingredienti e creare con essi piatti nuovi , più adatti al gusto moderno , magari un pochino più leggeri, che tra tutti i pregi la cucina valligiana che si rispetti non vanta proprio quello di essere light!:D Da quando ho scoperto il libro in libreria, per caso ,ne decanto a tutti la bellezza e aspettavo solo di avere il tempo per fare una delle ricette riportate… (nel frattempo, per chi volesse acquistarlo , ho messo anche il bannerino nella colonna a sinistra…è pubblicità totalemten gratuita, proprio perchè il prodotto mi piace così tanto che ho solo voglia di condividerlo!In generale mi piace chi con il proprio lavoro cerca dinon fare dimenticare le tradizioni ….) Allora ho scelto questa pasta…l’accostamento degli ingredienti mi incuriosiva non poco, ed è anche molto rapida da fare…io ci avrò messo mezz’oretta considerando anche che ho fatto riposare(poco)l’impasto…

Tajadin de Vila alla camomilla

Per la pasta
250g di farina 00
150 g farina di castagne
1 uovo
acqua e sale quanto basta
Impastare gli ingredienti fino ad ottenere una pasta della consistenza della classica sfoglia (non eccedere con l’acqua che la farina di castagne è già di per se’ umidiccia)
Lasciare riposare almeno 30 minuti (io ho fatto un po’ meno…) e stendere l’impasto in una sfoglia non troppo sottile.Tagliatela in losanghe di circa 6 sm di lunghezza e 2 di larghezza e fate cuocere in abbondante acqua salata.

Per il condimento
Far soffriggere 100 g di burro con mezza cipolla affettata sottilissima .
Tagliare a tocchetti 150 g di formaggio Casera DOP e porli in una zuppiera precedentemente riscaldata ( questo è quel che faccio io, mentre la ricetta dice di mettere inuna pentola antiaderente…però per me il rischio è che poi il formaggio finisca tutto attaccato alla pentola).
Versare nella zuppiera anche la pasta appena scolata, il burro e mescolare rapidamente fino a che il Casera diventa filante.
Spolverizzare con Grana Padano grattugiato e con un pizzico di fiori secchi di camomilla.

PS.la ricetta tradizionale prevede anche la possibilità di rosolare uno spicchio di aglio con la cipolla e il burro e un po’ di salvia..ma questo è decisamente più particolare!
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